Il coinvolgimento del medico di medicina generale nei disturbi del tono dell'umore

Il coinvolgimento del medico di medicina generale nei disturbi del tono dell’umore

Quando
25 Marzo 2023 ore 8.00

Dove
Centro congressi ViEst Hotel, Via U. Scarpelli, 41 – Vicenza

Programma

La pandemia da Covid19 ancora in corso deve essere considerata un trauma con caratteristiche peculiari: collettivo, perdurante, pervasivo e planetario.
Gli effetti di tale trauma sulla popolazione generale sono, come noto, divario genere e di varia entità, e fra questi gli effetti sulla salute mentale e in particolare sulla componente emo va e sull’umore rivestono un ruolo di par colare importanza sia per la loro entità che per la loro intensità.

La percentuale della popolazione generale affetta da disturbi dell’umore, molto alta già prima della pandemia, è in aumento tanto che l’OMS, come si legge sul sito dell’AIFA (aifa.gov.it), “…dichiara che nel 2020 la depressione sarà la più diffusa al mondo tra le malattie mentali e in genera la seconda malattia più diffusa dopo le patologie cardiovascolari.”

Nell’attività del medico di medicina generale è molto alta la probabilità che si intercettino pazienti che abbiano in atto un disturbo dell’umore, eventualmente in associazione a patologie somatiche; lo scopo è quindi di incentivare la capacità di diagnosticare e trattare tali pazienti , ancor più se si tiene conto che l’entità del problema è di tali dimensioni che sarebbe impensabile che i servizi di salute mentale possano da soli farsene carico.
Il setting della medicina di base rappresenta una stazione di importanza strategica per questo aspetto della salute pubblica, come per molti altri, e vanno dunque prese iniziative a sostegno dei medici che svolgono tale attività.

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